Dott.ssa
Eleonora
Musicco
CHECK UP CUTANEO
Cos'è il check up cutaneo
Il check up cutaneo valuta le condizioni della cute, le caratteristiche salienti e lo stato di invecchiamento, risalendo ai fattori determinanti che hanno portato la cute alla conformazione attuale. Giungere alla terapia mirata e ideale per l’igiene della pelle, per la prevenzione dei segni del tempo e per la normalizzazione di eventuali parametri anormali è la finalità con cui è eseguito il check up. Si valuta, innanzitutto, se la pelle è particolarmente grassa oppure, al contrario, il grado di secchezza di essa , la sensibilità cutanea all' esposizione allal uce, ecc. ; rami aspetti descrivono il cosiddetto BIO Tipo CUTANEO. L'altro parametro da tenere bene in considerazione in un check up ben condotto è la capacità della pelle di difendersi dalle radiazioni luminose, ovvero il FOTOTIPO CUTANEO . Altri parametri clinici che inseriremo nel check up cutaneo del paziente sono le alterazioni morfo-funzionali causate dall’invecchiamento, la presenza di eventuali macchie e neoformazioni e loro descrizione, e e i tipi di rughe.
A cosa serve il check up cutaneo
Il check up cutaneo ha come finalità un programma preventivo e uno correttivo. Il primo consiste nell’ elaborazione , insieme al paziente, di un programma di correzioni dietetiche e di abitudini errate, quale, per esempio, l'eliminazione del fumo ,lo svolgimento regolare di attività fisica, evitando, tuttavia il comportamento opposto, vale a dire l’iperattività sportiva, l’ esposizione moderata ai raggi solari , l'uso avveduto di farmaci, ecc. IIl programma correttivo è invece più strettamente correlato alla medicina estetica e a trattamenti specifici scelti da paziente e medico in sinergia, tramite colloquio : lo specialista potrà consigliare impacchi a base di fango, maschere e camouflage , potrà indirizzare a una serie di sedute da svolgersi presso un centro termale, oppure organizzare un percorso di intradermoterapia o stimolazioni attive e passive, peeling, carbossiterapia, luce pulsata; in alternativa, se necessario, convoglierà il paziente verso il settore della chirurgia estetica vera e propria ( fillers, tossina botulinica, ecc ).
Come si svolge il check up cutaneo
Durante il colloquio , il medico raccoglierà la vostra anamnesi, vale a dire informazioni rilevanti sulle vostre abitudini alimentari, eventuali patologie di cui avete sofferto in passato, l’ igiene e la qualità generale della vostra vita, le eventuali problematiche cutanee, l’ assunzione regolare o sporadica di farmaci, il modo in cui la vostra pelle reagisce agli agenti atmosferici e, in particolare alla luce solare, si informerà, inoltre, circa le vostre abitudini cosmetiche personali, quali detersione e idratazione della cute, e la protezione dalle radiazioni solari.
Si analizzerà il vostro FOTOTIPO specifico, osservando e descrivendo chiaramente l’entità e la formazione di efelidi al primo sole, la comparsa precoce di eritema solare ( la cosiddetta “scottatura “) e la frequenza della sua comparsa ad ogni esposizione ai raggi solari, oltre a prendere in considerazione, in parallelo, il tempo di comparsa e la qualità dell’ abbronzatura. A questo punto si ispezionerà la cute, guardandola sia ad occhi nudo sia con l’ ausilio di un’ apposita lente che presente nell’ ambulatorio. Verrà effettuata un’ ancor più precisa ispezione distrettuale, rivolta al viso: di esso saranno presi in esame il colorito, la luminosità e l’ eventuale presenza di inestetismi, quali, per esempio, l'irregolarità di forma, rilassamenti, rughe, macchie, arrossamenti, desquamazioni, cicatrici, esiti di acne, lesioni, neoformazioni, ecc. La fase di ispezione proseguirà con osservazione con luce a luce di Wood, la quale consente di rilevare la presenza di comedoni, cioè ossidazioni del sebo di tinta gialla o arancio, di ipercolorazioni non evidenziabili a occhio nudo, di squame e di eventuali micro aree coinvolte da infezioni fungine. Il medico esplorerà la vostra cute con l' tatto, per valutarne temperatura della cute, il grado di untuosità e di ruvidezza, spessore, elasticità. Quest ' ultima in particolare è strettamente correlata alla quantità di elastina e collagene presenti nel tessuto.
L'esposizione alla luce del sole prolungata e senza filtri adeguati è molto dannosa per la nostra pelle!
APPROFONDIMENTI
Il fotoaging
La comparsa precoce di rughe e il cosiddetto FOTOAGING o FOTOINVECCHIAMENTO sono fenomeni legati all’ esposizione spesso sconsiderata alla luce , per lunghi intervallo di tempo e senza filtro solare adeguato. Una cute con effetti evidenti di fotoaging avrà il caratteristico aspetto ispessito, ruvido e lasso, sarà solcata diffusamente da rughe sottili ; essa sarà di colore tendente al giallastro. Possiamo dire che la stagione più critica a riguardo sia l' estate, e gli individui più esposti a danno da fotoaging sono quelli con fototipo basso. . Nemmeno i fototipi più scuri sono indenni da rischi, è infatti anche a loro consigliabile proteggersi dai saggi solari. La pelle di talk individui è meno soggetta ad arrossamenti e scottature rispetto ai fototipi chiari, tuttavia, molto spesso, potrà presentare antiestetiche aree di iperpigmentazione.
Gli effetti immediati di recente esposizione prolungata, costante e intensiva ai raggi solari ( ad esempio quando il paziente è appena rientrato dalle vacanze estive) sono molto diversificati : possono variare da un ' accentuazione delle rughe già presenti, da alterazioni del microcircolo (ne consegue ricambio cellulare rallentato ), fino ad arrivare alla riduzione dell' idratazione e del contenuto lipidico. Per montare questi danni è opportuno effettuare un check- up cutaneo, per esaminare accuratamente la pelle nelle sue varie manifestazioni cliniche ed inestetiche, e programmare la correzione di eventuali danni. Considerando, quindi, il grado di fotoinvecchiamento cutaneo,insieme al vostro medico, si potrà scegliere fra trattamenti rivitalizzanti, peelings chimici, ( superficiali, medio – profondi o misti ), filler, trattamenti laser, tossina botulinica, oppure una combinazione di più di uno di essi.
L’ iter diagnostico è perfezionato, infine, da alcune indagini strumentali. Vengono misurati temperatura cutanea, pH cutaneo, concentrazione di lipidi, livelli di Idratazione della cute, elasticità ed altri elementi.
La temperatura cutanea rappresenta il riflesso della circolazione capillare sottostante. In una cute normale essa è inferiore di 4 -5 gradi rispetto alla temperatura interna.
Il pH cutaneo deve essere acido, di conseguenza sulla base dei risultati si possono impiegare cosmetici regolatori. I valori di ph variano nei diversi distretti cutanei, e sul viso sono normalmente compresi fra 4,7 e 5,5.
Per valutare il grado di idratazione dello strato corneo ( lo strato più superficiale, costituito d cheratina ), si utilizza la corneometria, con l’ uso di uno strumento chiamato corneometro.
Si esegue, poi, la SEBOMETRIA, che permette di musurare la quantità di lipidi presenti sulla superficie epidermica.
La profondità delle rughe viene stimata tramite il metodo delle impronte cutanee o repliche: esso consente di riprodurre, su scala tridimensionale, la superficie cutanea, che resta impressa grazie a specifiche resine siliconiche. L’ impronta viene studiata con un particolare microscopio, fotografata e, in un momento successivo, confrontata con l’impronta post trattamento cosmetico. Ad oggi sono realizzate e impiegate anche immagini elettroniche.
Abbiamo parlato di lesioni pigmentarie e di non uniformità del colore della cute: in merito ad esse, è assolutamente necessario fare diagnosi differenziali fra le varie macchie e lesioni pimentate. Qui viene in nostro aiuto u'a metodica ampiamente utilizzata in ambito dermatologico clinico, ovvero la dermoscopia in epiluminescenza. Anche in questo caso, vengono digitalizzate e archiviate, al fine di monitorare l’ evoluzione cronologica delle neoformazioni e soprattutto per studiare la natura di esse stesse: le caratteristiche più importanti delle discromie cutanee, infatti, non sarebbero apprezzabili ad occhio nudo.
Fotoinvecchiamento cutaneo
La CUTE CITRINA DI MILIAN si presenta a chiazze giallastre, con morfologi simile alla buccia di un limone e sbocchi follicola5i soprattutto nelle zone di fronte e tempie. L’ accentuazione dei solchi cutanei risulta essere particolarmente marcata alla nuca ( PELLE DA CONTADINO ) , in cui spiccano rughe profonde e parallele fra loro.
L' ELASTOSI SOLARE si connota per disseminazione di piccole cisti e comedoni. Questi ultimi altro non sono che ristagni di sebo i quali, contrariamente a quanto avviene nel caso dei punti neri, non si protendono all’ esterno, ma sfogano nel sottocute , conferendogli aspetto spesso e opaco nel’ area coinvolta. I comedoni sono generalmente raggrupati su una regioe cutanea che ha perso elasticità.
La CHERATOSI ATTINICA o SOLARE è una neoformazione benigna che può insorgere in seguito a molti anni di esposizione incontrollata alle radiazioni luminose , in particolare nelle zone fotoesposte. Essa è dovuta alla proliferazione di cheratinociti e si presenta come una crosta strettamente adesa alla pelle, su base eritematosa. Se si stacca sanguina.
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Fototipi
Analizziamo più dettagliatamente i fototipi cutanei. Innanzitutti essi sono stati classificati in base a diversi criteri, quali ad esempio l’ etnia del soggetto e la pigmentazione della cute in assenza di esposizione al sole. La prima classificazione fu elaborata dal dermarologoThomas B. Fitzpatrick e cita due fototipi in cui possiamo raggruppare la popolazione fra razza caucasica e negroide. All’ interno della razza caucasico ( uomini europei, estrema variabilità nelle diverse zone dell ' Europa) avremo quattro sottotipi diversi di cute: soggetti che si scottano sempre e non si abbronzano mai, soggetti che si scotano facilmente e si abbronzano con difficoltà, soggetti che si abbronzano gradualmente e si scottano moderatamente e soggetti che si abbronzano velocemente e non si abbronzano quasi mai. Al’ interno degli individui a fototipo negroide, avremo, invece, un grppo di persone di carnagione scura perenne, anche in assenza di fotoesposizione, e che non si scottano mai, e un altro gruppo di soggetti di pelle marrone scuro tendente al nero, che quindi non mdificano mai la loro pigmentazione al sole.
Tipi di pelle di interesse medico estetico
PELLE NORMALE. E’la pelle ideale, quella che più si avvicina a quella di un bambino. Tutti i parametri sono nella norma.
PELLE SENSIBILE. Arrossata, brucia e prude. La tolleranza a cosmetici e acqua risulta ridotta. Una cuta di questo tipo è estremamente sensibile alle variazioni climatiche. Il dermografismo risulta marcato in caso di test, e il ph è instabile ( sensibilità al test con acido lattico al 15%)
PELLE DISIDRATATA . Scarsa capacità di trattenere acqua per un’ alterazione della struttura della barriera cutanea data da fattori esogeni e/o endogeni . Il ph è instabile e la luminosità e l’ elasticità della cute sono estremamente ridotte.
PELLE ARIDA ASTEATOSICA . Sottile, asciutta e ruvida al tatto, di aspetto opaco e rugoso. Essa è caratterizzata da una ridotta resistenza agli agenti esterni. E’ osservabile una desquamazione notevole. Il ph della cute è ridotta e il soggetto può riferire sensazione di “ pelle che tira “
PELLE SEBORROICA. Ha aspetto lucido, dato dall’eccessiva produzione di sebo, all’ osservazione sembra quasi “ carnosa”. I pori sono dilatati e chiaramente visibili. Tale tipo di pelle si può classificare dalla scarsa tenuta del trucco nelle donne. Esso predispone a infezioni batteriche, dal momento che il ph cutaneo alterato facilita l’ insediamento e la proliferazione di microorganismi.
Valutazione della sensibilità della pelle
Per confermare la diagnosi di PELLE SENSIBILE si effettua il test dell’ acido lattico al 15 % o TEST DI RAMETTE . Esso consiste nell’ applicazione di acqua distillata con un batuffolo di cotone idrofilo su una della due regioni zigomatiche e di una soluzione acquosa di acido lattico al 15 % sull’altra . In seguito all’ applicazione dei due composti, si interroga il soggetto in esame dopo il secondo e quinto minuto dal contatto con le due sostanze, prendendo nota delle sensazioni riferite.
Si possono avere:
- Assenza di sensazioni anomale
- Sensazione di calore e/o bruciore leggero
- Sensazione di calore o bruciore moderato
- Sensazione di calore o bruciore forte
- Si calcola, infine, il grado di sensibilità sommando il valore ottenuto al secondo minuto con quello ottenuto al quinto.
Irritabilità cutanea
L’ irritabilità cutanea è evidenziata dal test del DERMOGRAFISMO . Generalmente la cute irritata presenta rossore e prurito, dati rispettivamente da dilatazione dei capillari con conseguente fuoriuscita di sangue , e dalla liberazione di istamina. Quando effettuo il test, la comparsa di una stria rossa che permane a lungo è sintomo di spiccata reattività dei microvasi, e quindi di cute tendenzialmente irritabile.
Esami strumentali
Vediamo ora più nel dettaglio gli esami strumentali utili al check up cutaneo.
Si cerca di eseguire tali esami sempre nelle stesse condizioni ambientali, preferibilmente alla stessa ora della giornata e, dal momento che i trattamenti di medicina estetica rivolti alla cure hanno un target quasi esclusivamente femminile, nello stesso giorno del ciclo mestruale. È richiesto di non eseguire nessuna detersione o idratazione della cute nelle 12 ore che precedono l' indagine diagnostica.
Per quanto concerne l' analisi del livello di idratazione cutanea, si potranno effettuare la CORNEOMETRIA, l' EVAPORIMETRIA ( esame che va ad indagare la perdita d' acqua transcutanea, quindi quanto è integra la barriera vera e propria costituita dalla cute) e l' IMPEDENZIOMETRIA ( valutazione del quantitativo d' acqua all ' interno delle cellule e nello spazio intorno ad esse. Tale indagine fornisce anche un indice attendibile del rapporto fra massa grassa e massa magra).
Fisiologicamente e in condizioni normali il contenuto di acqua nel derma e nell ' epidermide è il 70 % del totale, e tale percentuale influenza il corretto funzionamento della barriera cutanea. Nel momento in cui vado a intervenire per normalizzare il livello di Idratazione , dovrò badare che la crema idratante e/o nutriente o la maschera per il viso contenga glicerina, zuccheri, acido ialuronico, amminoacidi e peptidi, ovvero sostanze in grado di trattenere acqua. In casi più specifici il trattamento viso dovrà essere a base urea - alfaHA o sostanze dal principio attivo simile : tale molecola modifica le proteine che trovo sulla superficie delle cellule dello strato corneo, aumentandone la capacità di assorbire acqua.
Altra parte integrante del check up cutaneo è la misurazione del contenuto di lipidi . È bene ricordare che essi necessitano di un tempo di circa 3 ore per rigenerarsi in seguito a detersione del viso, e che l' intervallo in questione può aumentare durante i mesi invernali a causa del freddo. La SEBOMETRIA aiuta appunto a individuare una cute di tipo seborroico o meno, e la risposta a trattamenti astringenti, quali maschere e lozioni.
Dovrò misurare anche il pH cutaneo, i cui valori fisiologici si attestano intorno a 5,5. Come già precedentemente citato, un aumento del ph favorisce la proliferazione batterica.
Quasi sempre vengono condotti esami accurati del livello di irrorazione sanguigna. Vediamoli nello specifico. Tramite TERMOGRAFIA andremo a differenziare le zona calde, dalle sfumature che vanno dal rosso al giallo, da quelle fredde, che saranno caratterizzate da toni del blu. Il FLUSSOMETRO o ECODOPPLER è una metodica ampiamente utilizzata in ambito medico chirurgico e va a misurare la quantità di sangue in una determinata regione anatomica e quindi l' efficienza della circolazione in tale distretto. Infine abbiamo a disposizione anche un metodo ancora più preciso : si tratta della VELOCIMETRIA Laser DOPPLER, che misura un eritema non evidente a occhio nudo.
L' elasticità della cute si valuta osservando l' estensibilitá e il ritorno della cute dopo trazione e torsione e la sua reattività alle sollecitazioni meccaniche (elastometro ed estensimetro).
Infine valuto diffusione e caratteristiche delle rughe, tramite peofilometria a calco cutaneo con resina siliconica ( vedi sopra) e peofilometria tridimensionale digitalizzata, e determino di conseguenza lo stato di invecchiamento della cute. Dallo studio effettuato presso l ' università dell' Utah dal dottor Kadunce su un campione di fumatori e non fumatori, è emerso che i primi hanno un ' accelerata formazione di rughe, superiore a 5 volte rispetto ai non fumatori.